
FRIULI VENEZIA GIULIA: PALMANOVA, LA FORTEZZA A STELLA CHE NON SPARÒ MAI UN COLPO
Fonte: (NoveColonneATG)
Udine – Palmanova, la città stellata
- Guardandola dall’alto tutto avrà senso: una stella a nove punte disegnata sulla pianura friulana, così precisa da sembrare tracciata da un compasso divino. Palmanova non è nata per caso, non è cresciuta organicamente come altri borghi. È un’idea diventata pietra, un esperimento di perfezione urbana che ancora oggi, dopo quattro secoli, lascia senza fiato. Qui ogni strada, ogni muro, ogni porta obbedisce a una logica superiore, quella della città-fortezza ideale del Rinascimento. Ma sotto questa apparenza razionale, pulsa una città viva, dove militari e civili, storia e modernità si incontrano tra caffè affollati e spalti silenziosi.
Il cuore della città: Piazza Grande
- Varcare una delle tre porte monumentali – Porta Aquileia, Porta Cividale o Porta Udine – è come attraversare un portale temporale. Improvvisamente ti trovi al centro di un esagono perfetto, Piazza Grande, cuore matematico della città. Qui nulla è lasciato al caso: i marmi bianchi e rosa disegnano raggi che convergono verso il Basamento della Bandiera, dove un tempo si alzava lo stendardo della Serenissima. Intorno, i portici bassi e regolari ospitano osterie dove si assapora il frico croccante e si beve vino friulano ascoltando il vociare in dialetto. A guardarli, questi locali sembrano tutti uguali, ma ognuno ha la sua specialità – come l’osteria “Ai Tre Soldi”, che dal 1800 serve luganighe fatte come una volta.





La fortezza e le sue leggende
- Salendo sulle mura bastionate, larghe abbastanza per farci passare un carro di artiglieria, si capisce il genio di Palmanova. Nove baluardi, nove punte di stella, nove strade che si irradiano dal centro come raggi di sole: tutto è numero e simbolo. I fossati, oggi trasformati in parchi, un tempo riflettevano il cielo come specchi difensivi. Le gallerie contromina, visitabili con guide, svelano un mondo sotterraneo di cunicoli dove riecheggiano ancora i passi dei soldati veneziani. Eppure, questa macchina da guerra perfetta non sparò mai un colpo in battaglia – il suo solo esistere era un monito. Ma Palmanova non è solo geometria. È anche leggenda. Si racconta che nei sotterranei del Duomo Dogale, costruito per essere visto da ogni punto della piazza, sia nascosto un tesoro dei Cavalieri di Malta. Che nelle notti di nebbia, tra i bastioni appaia il fantasma di un generale napoleonico che cerca invano la sua spada perduta. C’è chi giura che allineando certe pietre nelle mura, in particolari giorni dell’anno, si possano vedere messaggi cifrati lasciati dagli architetti.
Palmanova oggi: tra storia e vita quotidiana
- Oggi la città-stella vive una doppia vita. Di giorno è meta di turisti che cercano l’angolo perfetto per fotografare la simmetria assoluta. Di notte, quando le luci disegnano le linee delle fortificazioni, diventa palcoscenico per il Palmanova Folk Festival o per le rievocazioni storiche in costume. E poi ci sono i palmarini, gente pratica che abita un monumento vivente senza farne un museo. A loro non importa se casa loro è un pezzo di stella: sanno solo che al mercato del giovedì si trova il miglior prosciutto di San Daniele, che la pasticceria “Al Perdòn” fa krapfen che sono poesia e che, quando nevica, la piazza diventa il più bel campo di neve del mondo. Forse il vero miracolo di Palmanova è proprio questo: essere riuscita a trasformare un’utopia militare in un luogo dove la vita scorre semplice e buona. Dove i bambini imparano ad andare in bicicletta lungo spalti progettati per i cannoni, dove gli innamorati si baciano sotto portici costruiti per il controllo militare. Una città nata per la guerra, che senza volerlo, è diventata un inno alla pace.
Informazioni pratiche per la visita
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: A breve distanza, Aquileia offre un sito archeologico straordinario con mosaici romani, mentre Grado, con la sua laguna e le spiagge dorate, è una meta perfetta per una giornata al mare.
COME ARRIVARE: Palmanova è facilmente accessibile in auto grazie all’uscita dedicata sull’Autostrada A4. La stazione ferroviaria di Palmanova è ben collegata a Udine e Trieste. L’aeroporto più vicino è Trieste-Ronchi dei Legionari, a circa 20 km.

