Dal Trentino

LIGURIA: DAL CANTAMAGGIO ALLE ANGUANE, VIAGGIO NELLA MAGIA DI CERIANA

fonte: (NoveColonneATG)

Il Risveglio di Ceriana

A mezzogiorno, quando il sole picchia forte sulle pietre grigie, Ceriana si sveglia dal torpore mattutino. Dal forno del paese esce il profumo del pane appena sfornato, mentre nelle strette viuzze lastricate risuonano i richiami delle massaie che stendono i panni ai balconi. Qui, nell’entroterra ligure della provincia di Imperia, a pochi passi dal mare, la vita scorre ancora secondo ritmi antichi, scanditi dal lavoro nei campi e dalle feste del calendario contadino.

Un Viaggio tra Pietre e Tradizioni

Camminando per i carruggi stretti e ombrosi, si scopre un mondo dove ogni pietra racconta una storia. Le case in pietra locale, aggrappate l’una all’altra come per sostenersi a vicenda, mostrano bugni ovali che sembrano occhi socchiusi e portali in ardesia scolpiti con simboli misteriosi. Salendo verso la parte alta del paese, i ballatoi fioriti di gerani scarlatti contrastano con il grigio della pietra, creando macchie di colore che sembrano pennellate su una tela. La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo domina il borgo con il suo insolito campanile a cipolla, una presenza imponente che sembra vegliare sulle vite degli abitanti.

La Magia della Valle dei Mulini

Ma la vera anima di Ceriana si scopre uscendo dal nucleo abitato, nella vicina Valle dei Mulini. Qui il torrente Armea ha scavato nel corso dei secoli pozze color smeraldo tra rocce levigate, creando un paesaggio incantato dove antichi mulini abbandonati custodiscono storie di fatica e lavoro. Quando soffia la tramontana, le particolari formazioni rocciose della valle si trasformano in veri e propri organi naturali, emettendo note misteriose che i vecchi del paese attribuiscono agli spiriti delle anguane, creature leggendarie che si dice lavino i panni nel torrente cantando antiche ninnenanne.

Un Calendario di Feste e Riti

La vita a Ceriana scorre al ritmo delle stagioni e delle tradizioni che si rinnovano ogni anno. A gennaio, il borgo si trasforma in un presepe vivente chiamato “U Presepiu a Curte”, dove ogni cortile diventa teatro di antichi mestieri. Donne con fusi d’osso filano la lana come secoli fa, mentre artigiani mostrano ai più giovani l’arte dell’intreccio dei cesti e della lavorazione del ferro. Con l’arrivo dell’estate, ad agosto, Ceriana esplode di vita durante il “Cantamaggio”, una festa dalle radici pagane che vede sfilare per le vie “U Mazu”, un grande pupazzo di foglie portato in processione tra canti polifonici e il suono ossessivo dei tamburi.

Tra Leggende Antiche e Storie di Ogni Giorno

Tra le leggende che animano le serate cerianasche, una delle più raccontate è quella della Piazzetta del Forno, dove si narra che nel Settecento un panettiere abbia ingannato il diavolo rinchiudendolo nel forno acceso. Ancora oggi, nelle notti di tempesta, alcuni giurano di sentire graffiare sotto le pietre del pavimento. Più poetica è invece la storia della Suora Volante, una monaca del Seicento che, secondo la tradizione, si trasformò in rondine per amore, e da allora ogni primavera torna a nidificare nel campanile del paese.

Sapori Autentici tra Mare e Montagna

La cucina di Ceriana è un ponte tra mare e montagna, dove i sapori forti dell’entroterra si sposano con le delicatezze mediterranee. Nei piccoli ristoranti del borgo si possono assaggiare gli sgabei, focaccine di farina di castagne da intingere nel miele locale, o il coniglio alla cerianasca, cotto lentamente con olive taggiasche e pinoli. Per chiudere il pasto, i dolci Baci di Ceriana, delizie di nocciola e cioccolato che ricordano i baci rubati sotto i portici ombrosi, accompagnati da un bicchiere di Ormeasco, il vino rosso corposo che sa di terra e macchia mediterranea.

Un Invito alla Lentezza e all’Autenticità

Ceriana non è un borgo che si visita frettolosamente. È un luogo che chiede di essere vissuto con lentezza, ascoltando il vento che passa tra i carruggi, assaporando ogni attimo come si assapora un bicchiere di vino buono. Viene a Ceriana chi è stanco della frenesia delle città, chi cerca ancora posti autentici dove il tempo sembra essersi fermato, dove le tradizioni non sono solo folklore ma vita quotidiana. E chi arriva qui, spesso scopre di non voler più andare via, catturato dal canto silenzioso di questo borgo incantato tra le montagne.

Informazioni Utili per la Visita

COME ARRIVARE: In auto: A10 uscita Arma di Taggia, poi SP548. In treno: stazione di Sanremo (25 km) con bus. Aereo: aeroporto di Nizza (75 km).

ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Immancabile una visita a Triora (20 km), il “paese delle streghe”.

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