
LIGURIA: MANAROLA, IL MIRACOLO VERTICALE DELLE CINQUE TERRE
Fonte: (NoveColonneATG)
La Spezia –Secondo borgo delle Cinque Terre partendo da La Spezia, Manarola sfoggia le tipiche case-torri genovesi, dipinte in tonalità pastello che si accendono al tramonto, quando il sole tinge il cielo di rosa e arancio.
Manarola, secondo borgo delle Cinque Terre partendo da La Spezia, si distingue per le sue tipiche case-torri genovesi. Queste abitazioni, dipinte in vivaci tonalità pastello, si illuminano in modo particolare al tramonto, quando la luce del sole tinge il cielo di sfumature rosa e arancio. In questo luogo, la vita scorre tranquilla, seguendo il ritmo delle onde del mare e dei passi lenti dei visitatori che si immergono nei vicoli lastricati in pietra, stretti e sinuosi come i filari di vite che adornano le colline circostanti.
Il cuore pulsante di Manarola si sviluppa attorno al corso del torrente Groppo, attualmente coperto, che in passato rappresentava l’asse principale del paese. Da qui si snodano una serie di stretti vicoli e scalinate che conducono alle case abbarbicate sulla roccia, circondate da terrazzamenti coltivati a vigneti e uliveti. Questi terrazzamenti, riconosciuti come patrimonio dell’UNESCO, sono il risultato di secoli di lavoro umano, che ha plasmato la montagna creando un paesaggio unico al mondo.
Passeggiando tra le vie del borgo, si incontra la chiesa di San Lorenzo, edificata nel 1338 dagli abitanti di Manarola e della vicina Volastra. La sua facciata, arricchita da un rosone a dodici colonne, e il campanile separato – forse anticamente una torre di avvistamento – testimoniano secoli di devozione e storia. Tuttavia, è salendo verso i punti panoramici, come il sentiero che conduce a Corniglia, che si può apprezzare appieno la magia di questo luogo: dall’alto, le case sembrano fluttuare tra il cielo e il mare, incastonate nella roccia come gemme preziose.





Manarola non è solo un luogo di bellezza paesaggistica, ma anche di leggende affascinanti. Una narrazione popolare racconta di un giovane pescatore che, secoli fa, si innamorò profondamente di una ragazza del borgo. Per conquistare il suo cuore, promise di portarle ogni giorno un pesce raro, pescato nelle profondità del mare. Un giorno, durante una violenta tempesta, il ragazzo non fece più ritorno. Da allora, nelle notti di luna piena, alcuni giurano di scorgere la sua ombra vagare tra gli scogli, alla ricerca dell’amata perduta.
Un’altra storia, più recente ma altrettanto suggestiva, è quella legata alla Via dell’Amore, il celebre sentiero che collega Manarola a Riomaggiore. Nato quasi casualmente durante i lavori di costruzione della ferrovia negli anni ’20, questo percorso a picco sul mare è diventato un simbolo di romanticismo. Migliaia di coppie vi lasciano lucchetti e messaggi d’amore, nella credenza che il vento del mare porti fortuna ai loro sentimenti.
Se durante l’estate Manarola esplode di colori vivaci, durante l’inverno si trasforma in un suggestivo presepe luminoso. Dal 1961, sulla collina che domina il borgo, risplende il Presepe più grande del mondo, un’opera straordinaria di Mario Andreoli, un ferroviere in pensione che ha dedicato la sua vita a questa creazione. Migliaia di luci delineano le figure di pastori, angeli e animali, rendendo lo spettacolo visibile anche dal mare. L’8 dicembre, giorno dell’inaugurazione, decine di migliaia di visitatori accorrono da tutto il mondo per ammirare questo evento, ormai parte integrante della tradizione delle Cinque Terre.
Un’esperienza imperdibile a Manarola è la degustazione dei suoi sapori autentici. Le osterie del borgo offrono piatti tipici della tradizione ligure, come le trofie al pesto e le acciughe marinate, accompagnati dal rinomato vino Sciacchetrà, un passito dolce prodotto dalle uve coltivate sui terrazzamenti.
Per raggiungere Manarola in auto, si può percorrere la SP370, una strada panoramica che segue la costa. Tuttavia, è importante considerare che i parcheggi nel borgo sono molto limitati, rendendo spesso più conveniente lasciare l’auto a La Spezia (dove sono disponibili parcheggi a pagamento) e proseguire il viaggio in treno. Un’alternativa è parcheggiare a Riomaggiore (Parko Park) e raggiungere Manarola a piedi attraverso la Via dell’Amore (se aperta) o in treno. Il mezzo di trasporto più comodo per arrivare a Manarola è il treno. Dalla stazione di La Spezia Centrale, i treni regionali percorrono la costa delle Cinque Terre e fermano direttamente nel cuore del borgo. I treni sono frequenti e collegano anche Genova e Levanto, facilitando l’accesso da diverse località. Gli aeroporti più vicini sono l’Aeroporto di Pisa (Galileo Galilei), a circa 90 km, collegato a La Spezia con treni diretti o via Pisa Centrale; e l’Aeroporto di Genova (Cristoforo Colombo), a circa 100 km, con opzioni di treno o autobus per La Spezia.
Nei dintorni di Manarola, meritano una visita il Santuario di Montenero, raggiungibile con una breve escursione, da cui si gode di una vista panoramica mozzafiato su tutte le Cinque Terre. Inoltre, a pochi minuti di treno si trova Riomaggiore, un altro incantevole borgo con le sue case colorate e i caratteristici vicoli che scendono verso il mare.
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