Dal Trentino

“Swipe”: Rudy Zerbi In Scena per Raccontare la Musica che Unisce le Generazioni (e Crea Futuro)

Fonte: Comunicato 1282 (https://www.ufficiostampa.provincia.tn.it/Comunicati/)

La musica non è solo note e melodia, ma un vero e proprio motore economico e un mondo di opportunità professionali che vanno ben oltre il palco. Questo è stato il cuore pulsante di “Swipe: scorrendo tra le generazioni”, la seconda puntata del Festival dell’Economia di Trento, promossa da Fondazione Caritro. Ieri, nel lounge di piazza Fiera, un parterre di esperti ha svelato i segreti e le sfide di un’industria in continua evoluzione, dimostrando come la passione sia il vero trampolino di lancio per una professione di successo.

SWIPE Nella foto: Marta Blumi, Shablo, Marco Masoli, Andry The Hitmaker, Michele Nudo, Rudy Zerbi [ Martina Massetti – Archivio Ufficio Stampa PAT]

Dietro le Quinte del Successo: Non Solo Artisti

A guidare il dibattito, il volto noto di Rudy Zerbi, affiancato da figure chiave del panorama musicale italiano: il produttore e manager Shablo, il produttore musicale Andry the Hitmaker, gli AR director Marco Masoli e Michele Nudo, e l’autrice e comunicatrice Marta Blumi Tripodi. Il loro talk ha messo in luce la varietà di ruoli professionali che gravitano attorno al mondo della musica, spesso invisibili al grande pubblico, ma fondamentali per il successo di un artista e di un progetto.

“Ruoli anche molto diversi tra loro, accomunati da un minimo comune denominatore: la passione per la musica”, ha sottolineato Marco Masoli. Una passione così forte da spingerlo ad abbandonare una promettente carriera nella consulenza finanziaria per inseguire il sogno della musica. Un percorso fatto di “piccoli lavori” serali e una tenacia che lo ha portato ad essere “cercato” dall’ambiente stesso.

Dalla Periferia alle Major: Storie di Determinazione

Anche la storia di Michele Nudo è un inno alla costanza e alla determinazione. Partito da Avellino con la tromba in mano e una smisurata passione per la musica fin dall’infanzia, ha trasformato gli studi in ingegneria del suono a Milano in una scusa per entrare nel vivo dell’industria. “Facevo qualsiasi cosa potessi fare nel mondo della musica”, ha raccontato, fino a quando, nel 2018, si è presentata l’occasione in Universal Music Italia.

Il messaggio unanime per i giovani presenti all’evento è risuonato forte e chiaro, scandito quasi come un ritmo musicale dalla pioggia battente: coltivare la propria passione. Un invito ribadito con forza da Rudy Zerbi e da tutti i relatori.

Nascita di un “Hitmaker” e l’Evoluzione del Mercato

Andry the Hitmaker ha raccontato la sua ascesa, iniziata senza studi musicali formali, ma con una testardaggine e una dedizione incrollabili. “Ho iniziato nella mia cameretta, senza mai studiare musica”, ha svelato. Dalle basi per i rapper di Rozzano alla scrittura di brani, la sua capacità di sfruttare i social lo ha trasformato in una “talpa da studio” e in un punto di riferimento nel business musicale.

Per Shablo, il vertice della carriera è arrivato dopo una lunga scalata, culminata nella firma di artisti oggi al numero uno del mercato italiano. Il suo racconto ha ripercorso l’evoluzione dell’industria musicale, dalla prosperità della vendita dei dischi alla crisi del mercato discografico, sottolineando come la dedizione sia sempre stata la chiave per raggiungere traguardi importanti.

La Musica Raccontata: L’Evoluzione della Comunicazione

Tra le professioni della musica, c’è anche quella di chi la racconta, come Marta Blumi Tripodi. La sua carriera è nata sui blog, scrivendo di concerti la mattina dopo aver “salvato scuola”. In un’epoca senza social, in cui “eravamo un centinaio tra chi il rap lo faceva e chi lo ascoltava”, il suo mestiere è cresciuto con l’esplosione del genere. Oggi, si confronta con le nuove generazioni, che possono raccontare la musica con strumenti creativi e media meno tradizionali, segno di un’evoluzione costante anche nel campo della comunicazione musicale.

Il Futuro della Musica: Tra Pop e Innovazione

In chiusura, Rudy Zerbi ha lanciato la domanda sul futuro della musica. La risposta dei protagonisti ha delineato uno scenario interessante: in Italia, un ritorno al pop dei cantautori, mentre a livello globale si valorizzeranno le novità, non necessariamente nuovi generi, ma un “mix” innovativo di suoni e stili.

L’evento ha offerto uno spaccato profondo e stimolante su un settore in fermento, ribadendo che, al di là dei talenti sul palco, è la passione condivisa e la dedizione a nuove professionalità a far girare gli ingranaggi dell’industria musicale. E con il laboratorio di Andy The Hitmaker in Fondazione Caritro in programma, il futuro della musica, a Trento, si costruisce anche con le “mani in pasta”.

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