
TRENTINO ALTO-ADIGE: TERME, LEGGENDE E FORMAGGI: LA RICETTA PERFETTA DI CALDES
Fonte: (NoveColonneATG)
Trento – Nella valle del Noce, tra le montagne della provincia di Trento, sorge Caldes, un borgo che sembra uscito da una fiaba. Con le sue case in pietra, i boschi rigogliosi e l’aria frizzante di montagna, questo piccolo comune in provincia di Trento è un gioiello tutto da scoprire. Per innamorarsene: basta lasciarsi trasportare dalle sue atmosfere magiche, dalle sagre profumate e dalle storie che si tramandano da secoli. Caldes è il posto giusto per chi cerca un’esperienza lenta, lontano dalla frenesia delle città.

Foto: Giacomo Podetti, APT Valli di Sole, Peio e Rabbi
Passeggiando per il centro, si respira un’aria autentica: piccole botteghe, balconi fioriti e l’inconfondibile profumo del legno bruciato nelle stufe. Ma il vero spettacolo è la natura che circonda il paese. Tra i sentieri più suggestivi c’è quello che porta alla Malga Cavel, dove si può gustare formaggio fresco appena fatto, magari accompagnato da una fetta di pane nero. A pochi chilometri, le Terme di Pejo offrono acque curative perfette per un pomeriggio di relax dopo una giornata di escursioni. E poi ci sono i ponti di legno sul Noce, dove il fiume scorre veloce e cristallino, e attraversarli è un’esperienza quasi meditativa, con il rumore dell’acqua che accompagna ogni passo. Qui le tradizioni non sono solo un ricordo, ma vibrano ancora oggi nelle feste che riempiono il borgo di allegria.




A settembre, la Festa della Patata trasforma le strade in un trionfo di sapori, con gnocchi, canederli e tortel di patate rigorosamente fatti a mano, mentre i contadini sfoggiano con orgoglio i loro raccolti in una simpatica gara della patata più grossa.
D’inverno, i Mercatini di Natale illuminano il borgo con luci calde e profumi di vin brulè e spezie, tra bancarelle di artigianato e dolci tipici come lo zelten, un pane dolce ricco di frutta secca. In estate, invece, la Festa del Miele celebra il lavoro degli apicoltori locali, con degustazioni di mieli dai sapori unici, dal castagno al rododendro.



Caldes non è solo natura e buon cibo: qui le leggende si intrecciano con la realtà, e basta parlare con qualche anziano del posto per sentir raccontare storie che fanno venire la pelle d’oca. La più famosa è quella della principessa Olinda, rinchiusa nel Castel Caldes dal padre perché innamorata di un giovane stalliere. Si dice che il suo spirito vaghi ancora tra le mura, e qualcuno giura di aver sentito i suoi lamenti nelle notti di luna piena.

Nei tempi passati, si credeva anche che le montagne attorno a Caldes fossero abitate da streghe che si trasformavano in gatti neri, tanto che ancora oggi, durante la notte di San Giovanni, alcuni accendono falò per scacciare gli spiriti maligni. E poi c’è la leggenda del tesoro del Noce, un forziere d’oro nascosto nel fiume da mercanti in fuga, che nessuno ha mai trovato ma che i più coraggiosi ancora cercano.
COME ARRIVARE: In auto da Trento, prendere la SS43 verso Malé e svoltare per Caldes (1h); in treno, arrivare a Trento e prendere l’autobus B204 per Caldes; gli aeroporti più vicini sono Bolzano o Verona, con noleggio auto consigliato.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: A pochi chilometri da Caldes, le Terme di Pejo offrono acque termali rigeneranti con vista sulle Dolomiti, ideali dopo un’escursione.

