
Trento accoglie i giovani “trentini d’oltremare”: un ponte tra passato e futuro
Trento, 21 luglio 2025 – Un’ondata di emozioni, sorrisi e storie da raccontare ha travolto Trento oggi, con l’apertura ufficiale dell’attesissimo interscambi giovanili organizzato dalla Provincia Autonoma di Trento – UMSe Coesione territoriale e valorizzazione del capitale sociale trentino all’estero.
Quindici giovani di origine trentina, provenienti dall’America Latina, sono stati accolti con calore dalle loro famiglie partner locali, dando il via a due settimane che promettono di essere un viaggio indimenticabile alla scoperta delle loro radici più profonde.
L’aria era elettrica all’evento di benvenuto, dove l’emozione era palpabile. Volti curiosi e sorrisi timidi si sono trasformati in abbracci sinceri mentre i giovani “trentini d’oltremare” incontravano i loro coetanei e le famiglie che li ospiteranno. Per molti di loro, è la prima volta che mettono piede nella terra dei loro avi, un’esperienza che va oltre il semplice turismo: è un vero e proprio ritorno a casa.
“È incredibile essere qui,” ha confessato con gli occhi lucidi Carlos Henrique, arrivato dal Brasile. “Ho sempre sentito parlare del Trentino dai miei nonni, ma vederlo con i miei occhi, sentire l’aria, toccare la storia… è un’emozione indescrivibile. Sento già una connessione profonda.”








Questi giovani, alcuni dei quali parlano ancora un po’ di dialetto trentino tramandato di generazione in generazione, avranno l’opportunità unica di immergersi completamente nella cultura, nelle tradizioni e nel paesaggio che hanno plasmato le vite dei loro antenati. Dalle maestose Dolomiti ai pittoreschi laghi, dai sapori autentici della cucina trentina alle vivaci feste di paese, ogni giorno sarà un tassello in più nel mosaico della loro identità.
L’obiettivo dell’iniziativa, fortemente voluta dalla Provincia di Trento, è proprio questo: rafforzare il legame con le comunità trentine all’estero, offrendo ai giovani l’opportunità di riconnettersi con la propria eredità culturale e linguistica. Non si tratta solo di conoscere la storia, ma di viverla, di sentirsi parte di una comunità che, nonostante la distanza geografica, mantiene un forte senso di appartenenza.
Nei prossimi quindici giorni, i ragazzi parteciperanno a laboratori, visite guidate, incontri con le istituzioni locali e, soprattutto, avranno l’opportunità di condividere la quotidianità con le loro famiglie ospitanti. Sarà uno scambio reciproco, dove non solo i giovani impareranno, ma anche le famiglie trentine avranno modo di conoscere le storie e le realtà di chi ha portato un pezzo di Trentino lontano.
Gli abbracci all’arrivo sono solo l’inizio di un viaggio che promette di forgiare legami indissolubili e di risvegliare un senso di appartenenza che forse, per alcuni, era rimasto sopito. Questo interscambio non è solo un progetto, è un ponte emotivo che unisce generazioni e continenti, dimostrando che le radici, anche se lontane, continuano a nutrire l’anima. Il Trentino, ancora una volta, dimostra di essere una terra accogliente, capace di custodire e valorizzare la sua storia, proiettando uno sguardo fiducioso verso il futuro attraverso gli occhi dei suoi giovani.
Che sia l’inizio di un capitolo nuovo e ricco di significato per questi giovani esploratori delle proprie origini.

