Dal Trentino

Rinaldo Detassis fondatore di Elettrocasa

Fonte: Giordana Detassis e La Voce del Trentino.

Rinaldo Detassis (1937-2022), imprenditore trentino fondatore della catena Elettrocasa, marchio storico del commercio in Trentino, che ha contribuito in maniera più che significativa a diffondere modernità e innovazione nelle case dei trentini.

È una storia lunga, quella di Rinaldo Detassis, come ricordano la moglie Carla con i figli Giordana, con Erminio, Paola e Corrado, con Elisa, assieme ai nipoti Anisia, Emma, Yuljia, Mila e Rocco.

Una storia che inizia negli anni Cinquanta, con l’avvio dell’attività di vendita porta a porta di elettrodomestici.

Intuito il grande potenziale della diffusione dell’elettricità nelle case dei trentini, Rinaldo apre il primo negozio nel quartiere della Bolghera, a Trento.

Nel 1968 il negozio si sposta nella sede “storica” di viale Verona, dove conosce una crescita costante, grazie anche alla professionalità ed alla infaticabile verve del fondatore.

Nel giro di pochi anni, Elettrocasa da insegna diventa il nome comune per indicare il negozio di elettrodomestici e dell’allora nascente informatica.

Risale al 1980 l’apertura del negozio al Bren Center, il primo centro commerciale del Trentino, dove Elettrocasa ha visto aumentare progressivamente i propri spazi e la propria offerta, di nuovo ampliata, negli anni Duemila, con l’apertura del negozio al Millennium Center di Rovereto.

Grazie ad una visione lungimirante e scelte oculate, Rinaldo è riuscito a far crescere e fortificare una realtà imprenditoriale che anche in un’epoca di forte concorrenza, tra web e catene internazionali, rimane un punto di riferimento per tutto il Trentino.

Ma il lavoro non è stata l’unica passione di Rinaldo: in una vita ricca ed intensa, è riuscito a spendere le proprie energie con le moto, partecipando a quelle che si chiamavano gare di regolarità, e proseguendo in questa passione, con il collezionismo dei veicoli storici, a partire proprio da quel Capriolo prodotto dalle officine Caproni dove lavorava il papà. Non a caso aveva cinque patenti automobilistiche.

Rinaldo è stato per molti anni anche volontario della Croce Rossa ed ha coltivato una grande passione per l’arrampicata, a partire dai “boci” della Sosat, che l’ha portato a condividere ascensioni e scalate con alcuni dei più grandi nomi dell’arrampicata trentina.

Rinaldo era anche un grande appassionato di viaggi: America, Asia, Africa, cercando sempre il contatto con le persone e la popolazione locale, senza seguire i classici itinerari turistici.

L’amore per l’Africa l’ha portato ad aiutare l’associazione del dott. Carlo Spagnoli, Life Line Dolomiti, e l’associazione Water for Life, con la quale ha condiviso molte esperienze in Somalia dove, pur tra molti pericoli, ha saputo dare un contributo concreto.

È stato anche uno degli ideatori della Motolonga, una gara che si svolgeva negli anni Settanta in Trentino. Su tutto, risaltava il suo amore per il Trentino e per la montagna: la sua grande curiosità lo ha condotto praticamente su ogni strada e su ogni sentiero.

«Il mio orgoglio? Non avere mai imbrogliato nessuno», aveva dichiarato in un’intervista di qualche mese fa.

E qualche anno più indietro, in occasione dell’apertura a Trento di una grande catena, aveva sottolineato che i propri dirigenti e collaboratori, pur avendo avuto offerte, avevano preferito rimanere a lavorare con lui. «Una bella soddisfazione», aveva dichiarato Detassis, confermando le qualità, l’intelligenza e la generosità che gli sono sempre state riconosciute.

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