
TRENTINO ALTO ADIGE: CALDONAZZO, LA VALSUGANA NELLO SPECCHIO DI UN LAGO AZZURRO
Trento – Caldonazzo, nel cuore della Valsugana, è uno di quei luoghi che sanno coniugare bellezza naturale e quotidianità autentica. È qui che si trova il lago più grande interamente trentino, un bacino che d’estate diventa palcoscenico di sport, relax e vita di comunità, ma che anche nelle mezze stagioni regala atmosfere quiete e panorami di sorprendente eleganza. Chi arriva a Caldonazzo trova non soltanto un paese ordinato e accogliente, ma un centro che vive in simbiosi con l’acqua e con le montagne che lo circondano.
Il Lago e le sue Attività
Il primo impatto è con il lago: ampio, accessibile, costellato di spiagge libere e attrezzate, di bar e ristoranti che si affacciano direttamente sull’acqua. A differenza di molti specchi alpini, il lago di Caldonazzo è caldo: in estate raggiunge i 24 gradi, rendendolo ideale per lunghi bagni e per la pratica di attività acquatiche. Qui è possibile pagaiare in kayak, cimentarsi nel windsurf o nella vela, ma soprattutto provare lo sci nautico, una rarità a queste latitudini. Le giornate scorrono leggere: c’è chi sceglie la tintarella, chi le passeggiate a riva, chi la pedalata lungo la ciclabile che collega il lago ai paesi vicini della Valsugana, come Calceranica o Levico. È un turismo attivo, ma mai invadente: le strutture sono pensate per l’accoglienza familiare, con attenzione all’ambiente e a un ritmo che non snatura il paesaggio.








Il Borgo e le Tradizioni
Basta però spostarsi di qualche passo verso l’interno per scoprire un volto diverso. Il centro di Caldonazzo custodisce una dimensione più raccolta, fatta di vicoli, corti, piazze ombreggiate dove si alternano botteghe storiche e piccole attività che tramandano tradizioni artigiane. È qui che si respira la vita della comunità, quella che si manifesta nei saluti per strada, nei mercatini, nelle feste che animano il borgo durante l’anno. Due appuntamenti spiccano su tutti: la “Festa della Mortandela”, che celebra un insaccato tipico dal gusto intenso, e la “Pasqua de ’na volta”, rievocazione popolare che ripropone mestieri, costumi e giochi antichi. Sono momenti che raccontano più di tante guide: la capacità di un paese di difendere la propria identità e di offrirla con naturalezza a chi arriva.
La Montagna e i Panorami
Intorno, la natura è un invito continuo. I colli e le montagne che circondano il lago regalano panorami spettacolari. Dalla Vigolana al monte Bosentino, ogni salita diventa occasione per osservare dall’alto l’intera Valsugana, con il lago che appare come un gioiello azzurro incastonato tra boschi e prati. La Strada del Menador, che si arrampica a tornanti fino all’altopiano di Vezzena, è una delle più scenografiche: un tracciato che unisce fatica e meraviglia, tra gallerie scavate nella roccia e vedute mozzafiato. In quota si incontrano malghe, pascoli, tracce della Grande Guerra, ma anche una quiete che invita a fermarsi, ascoltare e rallentare. Caldonazzo, dunque, è un mosaico: il lago balneabile, il borgo vissuto, le montagne che proteggono e ampliano l’orizzonte.
Informazioni Pratiche
COME ARRIVARE: Chi viaggia in auto può arrivare a Caldonazzo percorrendo l’autostrada A22 fino all’uscita Trento Centro e proseguendo lungo la SS47 della Valsugana in direzione Pergine e Caldonazzo. In treno la stazione di Caldonazzo è ben servita dalla linea Trento–Venezia, con collegamenti frequenti verso il capoluogo trentino. L’aeroporto più vicino è Verona Villafranca, dal quale si prosegue in auto o in treno via Trento.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: A pochi chilometri si trova Levico Terme, famosa per le sue acque termali e per il grande Parco Secolare degli Asburgo, un luogo ideale per passeggiate tra alberi monumentali e atmosfere ottocentesche.
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(NoveColonneATG)
