
BASILICATA, ALLA RICERCA DELLA MONNA LISA A LAGONEGRO
Potenza – Lagonegro è una cittadina affascinante per vari motivi: il maestoso Monte Sirino, il mare cristallino della vicina Maratea e il borgo medioevale dove leggenda vuole sia stata sepolta la Monna Lisa di Leonardo da Vinci. Da qui il fascino del borgo in provincia di Potenza che ricade nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri – Lagonegrese, ogni anno luogo di transito dei pellegrini devoti alla Madonna del Sirino.
Per quanto riguarda le origini di Lagonegro, esse risalgono all’insediamento di monaci basiliani che nel IX secolo edificarono il Convento di San Filippo. Delle mura e torri antiche sono visibili ancora affascinanti tracce, tra la suggestiva “Porta di Ferro”, accesso al centro antico arroccato intorno ai ruderi del castello feudale.
Sulla “Piazza Grande” sorgono la parrocchiale della Trinità e il settecentesco Palazzo Corrado, alla cui destra spicca la Chiesa della Madonna delle Grazie, fiancheggiata da una cappella, mentre a sinistra la Chiesa di Sant’Anna, dalla facciata in stile rinascimentale con elementi barocchi. Oltre la “Porta di Ferro” si scorge una scalinata che sale fino alla Chiesa di San Nicola di Bari, al cui interno tradizione e leggenda collocano la sepoltura, nel 1506, di Lisa del Giocondo, la Monna Lisa dipinta da Leonardo Da Vinci.
La visita continua nella seicentesca Cappella della Madonna della Neve, dimora tutta l’estate della sua statua, trasportata da Lagonegro fin qui a spalla dai fedeli durante una processione la terza domenica di giugno, per poi fare il percorso inverso la terza domenica di settembre. Molto belle sono la Chiesa del Crocifisso di fine Seicento, custode di pregevoli opere d’arte, e la romanica Chiesa di San Nicola (IX-X secolo), anch’essa con all’interno preziose opere d’arte databili tra ‘500 e ‘700. Chiude la visita il Monastero di Santa Maria degli Angeli (IX secoli) con annessa chiesa.
Oltre ai tanti luoghi da visitare, Lagonegro dà l’opportunità di approfondire le radici culturali della Basilicata. Lo fa grazie alla festa patronale dedicata a San Nicola, festeggiato a fine maggio anche dagli emigrati che tornano dalle proprie famiglie, e alla tradizione gastronomica. In questo caso, sono da assaggiare i funghi (spesso a condire la pasta fresca), i salumi, i frutti di bosco e il liquore alla fragola.
Il modo migliore per salutare Lagonegro prima della ripartenza è esplorarne la natura circostante. Per la sua posizione, Lagonegro è prescelto dagli appassionati di sci in inverno e dagli escursionisti in estate. I viaggiatori di passaggio, infine, potranno passeggiare nella Riserva Naturale del Lago Laudemio (o Lago Remmo) oppure andare alla ricerca delle innumerevoli specie faunistiche dell’area.
COME ARRIVARE: Gli aeroporti di riferimento sono a Napoli e Lamezia Terme, mentre la stazione ferroviaria è a Sapri (13 km). In automobile da Roma: prendere A24, prendere l’uscita verso Autostrade da Viale dello Scalo S. Lorenzo seguire A1/E45, A30 e A2 in direzione di Strada Provinciale 26 Lagonegrese/Viale Colombo/SP26 a Lagonegro, continuare su Strada Provinciale 26 Lagonegrese/Viale Colombo/SP 26, prendere Via Monsignor Raffaele Reale e Via del Canale Dragonara in direzione di Lagonegro.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Sulla costa è da vedere Maratea, mentre nell’entroterra c’è tutto il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri – Lagonegrese da esplorare.
https://www.basilicataturistica.it/territori/lagonegro/
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Fonte: (NoveColonneATG)

