MONTEFIORE DELL’ASO, UN BORGO DI PITTORI NEL CUORE DELLE MARCHE
Fonte: (NoveColonneATG)
Ascoli Piceno – Montefiore dell’Aso è il borgo dei pittori tra le dolci colline marchigiane della provincia di Ascoli Piceno, immerso nella Valdaso tra il fiume Aso e il torrente Menocchia. Tante le testimonianze del passato nel territorio circostante, dai corredi sepolcrali appartenenti alla civiltà picena (IX-IV secolo a.C.) ai resti di ville romane. Una storia antica conservata anche dal centro storico del borgo, in particolare dalla cinta muraria ben conservata e dai sei torrioni risalenti ai secoli XV e XVI.
Ascoli Piceno
La visita può iniziare dal Belvedere De Carolis, il suggestivo terrazzo panoramico del paese, per poi attraversare la porta Aspromonte ed entrare nel centro storico, in piazza della Repubblica, cuore dell’abitato dove spicca la Collegiata di Santa Lucia. Si tratta di una chiesa ristrutturata in stile neoclassico ma dalle origini antiche (III-V secolo), dal pregevole portale. Da vedere anche la Chiesa di San Francesco in stile romanico-gotico, costruita tra il 1247 e il 1303 con i proventi delle elemosine raccolte dai frati, la Chiesa di San Filippo Neri, ristrutturata alla fine del XVII secolo, la Chiesa del Corpus Domini con annesso monastero domenicano (1846), e i tre edifici di culto extraurbani Chiesa campestre di Santa Maria delle Grazie, Chiesa di Santa Maria della Fede e Chiesa di San Giovanni Battista.
Chiesa di San Filippo Neri
Completano la visita i palazzi Egidi, De Vecchis, Montani, Vitali, Farsinelli, De Scrilli, Rossi, Ciarrocchi e Simonetti, risalenti ad un periodo compreso tra ‘600 e ‘700. Menzione speciale per le istituzioni museali: il Polo Museale San Francesco, allestito nel chiostro del XIV-XVI secolo annesso alla Chiesa di San Francesco, dove poter ammirare le opere degli artisti che hanno dato lustro al paese come quelle di Carlo Crivelli, giunto nel paesino nel 1468; il Museo Domenico Cantatore, che accoglie le opere del pittore e incisore pugliese cui è dedicato (1906-1998); il Centro di documentazione scenografica Giancarlo Basili, intitolato allo scenografo di Montefiore; il Museo Adolfo De Carolis, che raccoglie circa 500 opere del celebre artista nato a Montefiore dell’Aso; e il Museo della Civiltà Contadina, con ricostruzioni delle abitazioni del passato e utensili della vita contadina.
Per quanto riguarda le radici culturali locali, sono da scoprire in primis gli eventi tradizionali, come il Carnevale, la Sagra della Frutta nella prima settimana di agosto, la Fiera Grande d’Autunno nella terza domenica di settembre e la Festa patronale dedicata a Santa Lucia nel fine settimana dell’Ascensione. A Montefiore dell’Aso si conservano anche le antiche ricette. Sono assolutamente da assaggiare i vincisgrassi, ovvero la ricca lasagna picena, i “tajuli” e i “taccu”, rispettivamente in brodo e asciutti con ragù di verdure, maiale, sarde o baccalà e il salame “all’erba”. Il tutto accompagnato da un calice di vino Rosso Piceno, Falerio e Pecorino. Al termine della visita, la scoperta delle Marche continuerà sui sentieri delle colline, in quel territorio rurale raccontato da Leopardi.
COME ARRIVARE: Gli aeroporti di riferimento sono quelli di Ancona (70 km) e Pescara (78 km), mentre la stazione ferroviaria è quella di Porto San Giorgio (15 km). In automobile da Roma: seguire A24 ed E55 in direzione di SS 16 Adriatica, uscire a Pedaso, prendere SP 238 in direzione di Via Guglielmo Marconi/SP 10 a Montefiore dell’Aso.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Sulla costa sono da vedere le spiagge di San Benedetto del Tronto. Da vedere il centro storico di Fermo.
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