Dal Trentino

TRENTINO ALTO ADIGE: LUSERNA E IL RESPIRO ANTICO DELL’ALPE CIMBRA

Trento – Tra le pieghe dell’Alpe Cimbra, Luserna si adagia sinuosa su una terrazza naturale a 1.330 m, sospesa tra cielo e foreste, dove i mormorii del bosco accompagnano ogni passo. I tetti in lose di pietra grigiastra, le case lignee, le strade piccole e raccolte conservano un fascino intimo, autentico, lontano dai circuiti turistici affollati.

Camminando tra i vicoli, si percepisce la presenza vibrante della lingua cimbra: un antico dialetto germanico ancora parlato quotidianamente da quasi l’80% della popolazione. Luserna non è solo un borgo, ma un’isola viva di cultura, dove le iscrizioni bilingui e i cartelli in Cimbro sussurrano storie di migliaia di anni.

Il cuore del borgo pulsa nei suoi centri di cultura: la Casa Museo Haus von Prükk, abitazione d’epoca restaurata, è un viaggio sensoriale nella vita quotidiana cimbra, tra utensili antichi e stanze che raccontano l’intimità di un mondo rurale. Poco distante, il Centro di documentazione (Dokumentationszentrum) invita a esplorare storia locale, leggende, fauna alpina e Prima guerra mondiale.

Sul crinale domina l’imponente Forte Lusérn, a 1.549 m: un avamposto austro-ungarico incastonato nella roccia, oggi aperto a esplorazioni tra trincee e cunicoli, da cui godere panorami spettacolari. Accanto, i sentieri tematici – dal “Sentiero cimbro dell’Immaginario” con sculture in legno e pannelli sulle leggende locali, al percorso storico della Grande Guerra – offrono passeggiate che fondono natura e narrazione.

Luserna appare costruita su piani naturali: prati e frutteti digradano verso la Valle dell’Astico, punteggiati da antiche baite. I muri in “pietra di Luserna”, un gneiss lamellare locale, conferiscono ai basamenti e ai marciapiedi un’eleganza ruvida e radicata, come un legame tra casa e monte.

Anche i piatti raccontano Luserna: la “carbonara cimbra”, con speck e formaggi locali, la patàtana korschentz, lo strudel e lo zelten, si gustano nelle malghe e negli agriturismi immersi nel bosco – come l’Agritur Galeno, dove l’ospitalità si nutre di semplicità e sorrisi genuini.

Dall’alba avvolta dalla nebbia ai tramonti che incendiano la valle, Luserna vive di silenzi e di piccoli spazi condivisi: una piazza discreta, la chiesetta di Sant’Antonio con linee essenziali, cappelle e fontane che interrompono il respiro del bosco. Ogni angolo restituisce un senso di delicatezza e meraviglia. Chi varca il confine di Folgaria o Lavarone e scopre Luserna avverte la sensazione di entrare in una fiaba, dove una comunità minuta resiste con orgoglio, cultura e natura. È un luogo che ti accoglie a braccia aperte, in cui ritrovare la bellezza nel dettaglio, nei gesti, nelle pietre, nell’eco delle parole antiche che ancora risuonano tra le case di legno.

COME ARRIVARE

Luserna è raggiungibile in auto tramite l’autostrada A22 del Brennero, uscita Rovereto Nord, da cui si prosegue verso Calliano e poi Folgaria, seguendo le indicazioni per Luserna. In treno, la stazione più vicina è quella di Trento o Rovereto; da lì è possibile proseguire con autobus locali o auto a noleggio. L’aeroporto più vicino è quello di Verona-Villafranca, situato a circa 90 km.

ALTRI LUOGHI DA VISITARE

Nei dintorni meritano una visita Folgaria e Lavarone, con i loro laghi alpini e le fortificazioni della Grande Guerra. Il Parco Naturale di Paneveggio-Pale di San Martino è ideale per escursioni e osservazione della fauna. Il vicino Lago di Lavarone è balneabile in estate, mentre d’inverno tutta l’Alpe Cimbra offre impianti per sci e sport invernali.

Fonte: (NoveColonneATG)

immagine di copertina:@unoscattoalvolo.png

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