Dal Trentino

ALBIDONA E I PANORAMI MOZZAFIATO DELLA CALABRIA

Fonte: (NoveColonneATG)

Cosenza – Albidona, caratteristico borgo montano baciato dal sole e abbracciato dal mare, sorge tra l’Alto Ionio cosentino e il maestoso massiccio del Pollino, in provincia di Cosenza. Con il suo territorio che si estende sin verso il mare, regalando scorci di pineta e una piccola spiaggia, Albidona si erge in una posizione privilegiata, offrendo panorami mozzafiato che spaziano dal Golfo dello Ionio, a Taranto e Cariati.

La storia di Albidona affonda le proprie radici nell’antichità: si narra che il borgo sia stato fondato da profughi guidati dall’indovino Calcante, di ritorno dalla guerra di Troia, che si insediarono lungo le coste della Calabria. Il cuore pulsante della cittadina è il suo suggestivo centro storico, diviso in rioni, che custodisce tesori artistici e architettonici di inestimabile valore. Tra le sue vie si erge la Chiesa Madre di San Michele Arcangelo, un gioiello risalente al 1600 che conserva al suo interno preziose tele e rappresentazioni sacre.

Passeggiando tra gli storici palazzi signorili e le antiche mura, si respira l’atmosfera carica di storia di questo incantevole borgo. Da vedere la Chiesa di Sant’Antonio da Padova con i resti dell’antico Convento, i ruderi dei vecchi mulini ad acqua e Rione San Rocco, mentre del vecchio castello dei Castrocucco restano ricostruzioni recenti. Imperdibile la Torre della Marina di Albidona (XVI secolo), nota anche come Torre dei Monaci, un antico presidio di guardia contro gli assalti dei pirati musulmani, che oggi si erge maestosa come simbolo di una storia antica e gloriosa. Ma Albidona può offrire anche bellezze naturalistiche mozzafiato.

Gli appassionati di trekking e mountain bike potranno esplorare i percorsi che dall’entroterra, mentre dal punto di vista geologico il territorio offre il cosiddetto flysch di Albidona, una stratificazione sedimentaria di grande interesse scientifico. Il Monte Mostarico, infine, regala splendidi panorami su tutto il golfo di Corigliano e la piana di Sibari, offrendo agli occhi del visitatore uno spettacolo naturale unico nel suo genere.

Di notevole interesse anche le radici culturali, perfette per gli emigrati che tornano nelle loro case per rivivere la magia delle proprie tradizioni. Per gli amanti della buona cucina, Albidona offre un’ampia varietà di prodotti tipici calabresi, tra cui spiccano la famosa salsiccia fresca e una serie di salumi prelibati. Da provare anche le trecce tipiche dette “cullure”, gli “nghiusi” fatti con spinaci, bietole o ricotta, oppure la minestra tipica di Pasqua fatta con asparagi, uova, salsiccia, un formaggio tipico detto “pallaccio” e costolette di maiale. Durante il periodo natalizio sono invece immancabili le crespelle, i “cannaricoli” e le “frascelle”.

Sul versante delle manifestazioni culturali, particolarmente attese sono la festa di San Michele Arcangelo, patrono di Albidona, celebrata ogni anno l’8 maggio, e la festa di Sant’Antonio da Padova, il 13 giugno, un tripudio di tradizioni popolari tra cui il rito della “Ndinna”, un albero della cuccagna adornato. E, infine, la festa della Madonna del Cafaro, ogni 15 agosto, che unisce sacro e profano in una grande festa popolare che richiama l’intera comunità di Albidona e dei paesi limitrofi.

Albidona è un luogo incantato dove storia, natura e tradizione si fondono in un’esperienza memorabile che solo la Calabria può dare.


COME ARRIVARE: Gli aeroporti di riferimento sono quelli di Crotone e Lamezia Terme, mentre la stazione ferroviaria è quella di Sibari (20 km). In automobile da Roma: prendere A24, seguire A1/E45, A30 e A2 in direzione di SP 263 a Svincolo Autostrada, prendere l’uscita Frascineto-Frascineto-Castrovillari, continuare su SP 263, prendere SS 92, S.da Statale 106 Jonica/E90 e SP 153 in direzione di Albidona.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Per chi cerca il mare, sulla costa c’è Trebisacce. Nell’entroterra, invece, c’è tutto il Parco Nazionale del Pollino da esplorare.
https://calabriastraordinaria.it/destinazioni/albidona-tra-storia-e-leggenda

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