Il Talian
Molti hanno definito il talian come la lingua veneta e solo successivamente come itali-veneto-brasiliano…E oggi? Cos’elo el talian?
Il talian è una lingua parlata e scritta. Il suo linguaggio traduce le varietà regionali relative alle differenze lessicali e fonetiche. Inoltre la sua forma scritta è stata definita e uniformata da un gruppo di linguistici, tra cui Rovilio Costa, Julio Posenato, Darcy Loss Luzzatto, Hèlio Frison e Sergio Grando, che si riunirono nel 1987 a Porto Alegre con il proposito di stabilire un accordo ortografico per il talian con il suo alfabeto e le regole fonetiche.
“Il talian la è na vera lingua nassesta dea fusion dei diferenti dialeti dei nostri primi imigranti, insieme con parole nove, necessàrie per nominar de novità dea nova strània Pàtria brasiliana…na nova Pàtria sensa fame, con poco fredo, con manco malatie, sensa guera e con posto per tuti…“(talian.net.br).
La lingua, per essere riconosciuta, deve essere accettata da un gruppo etnico, sia in forma scritta che orale. Innanzitutto, nella scrittura, è necessaria l’edizione di una grammatica che unisca il sistema fonologico-ortografico, la sintassi e la morfologia con la conformazione lessicale, oltre che di un dizionario che garantisca la competenza espressiva. Inoltre, deve rivendicare una letteratura che consolide la memoria della tradizione. Deve essere confermata anche nell’oralità. come accade per quasi due milioni di persone che parlano o comprendono il talian, il quale va paragonato con la stessa dignità alle lingue neolatine, acanto all’italiano, francese, spagnolo, portoghese e rumeno.
Alcuni esempi della lingua parlata.
La lingua parlata prevede alcune differenze diatopiche importanti, quali:
-La caduta dell’ultima vocale.
I discendenti di trentini e bellunesi tendono a non pronunciare l’ultima vocale, come facevano i loro antenati e come si fa ancora oggi in quelle regioni.
desso- dess
giusto- giust
- L’utilizzo di è e di ze (essar) . L’uso di è come terza persona del verbo essere è frequente tra i discendenti nelle regioni delle Dolomiti, mentre nella pianura del fiume Po si preferisce l’utilizzo di ze. l’è sta lu- el ze stato lu .
- La soppressione della l ; I discendenti trevigiani hanno la tendenza a sopprimere o, almeno, ridurre la l. anche quando è iniziale: dela- dea; bela- bea; Belun- Beun; farfala- farfaa; lustro-ustro.
- L’eliminazione della v dell’ultima sillaba è abbastanza frequente e, in alcune province del Veneto e di conseguenza tra i discendenti in Brasile, capita di sentire la soppressione persino della v iniziale: ndeva- ndea; feva-fea; voleva-volea- olea; varda- arda; voia-oia.
- Bibliografia:
- Loss Luzzato D.,2000, Dissionario Talian-VenetoBrasilian-Portoghese, Porto Alegre, Sagra Luzzato.
- Il talian in alcune sue forme (Frosi e Mioranza, 1975)