La Giornata Mondiale contro la rabbia.
Il 28 settembre di ogni anno, si celebra la 17a Giornata Mondiale contro la rabbia, un’iniziativa di portata globale sostenuta dalle Organizzazioni Sanitarie Internazionali con l’obiettivo di eliminare questa grave malattia. La Global Alliance for Rabies Control (GARC) coordina questa Giornata, che coincide con l’anniversario della morte di Louis Pasteur.
Il tema dell’edizione di quest’anno è “Rabbia: Tutti per 1, Una Salute per Tutti”, mettendo in luce la necessità di una collaborazione tra tutti i Paesi e il potenziamento dei sistemi sanitari a livello globale. Questo sforzo comune mira a ridurre l’impatto della rabbia sulla salute sia umana che animale.
Il workshop ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti una visione multidisciplinare focalizzata sulla regione del Mediterraneo, coprendo aspetti dalla diagnostica di laboratorio alle procedure più avanzate di vaccinazione. Inoltre, verrà fornito un aggiornamento sulle attività chiave svolte fino ad ora per raggiungere l’obiettivo “Zeroby30” del Piano Strategico Globale. Questo piano, promosso da OMS, FAO, WOAH e GARC, mira a porre fine ai decessi umani causati dalla rabbia trasmessa dai cani.
Nonostante la rabbia sia una delle malattie più antiche conosciute, rappresenta ancora una minaccia quotidiana per milioni di persone in tutto il mondo, soprattutto in Africa e Asia, dove i cani sono il principale serbatoio del virus. In queste regioni, una percentuale significativa di cani vive senza proprietario o è randagia e non è vaccinata.
Si stima che la rabbia provochi la morte di una persona ogni 9 minuti, corrispondente a circa 59.000 vittime all’anno. Questa malattia colpisce principalmente le persone meno istruite e più povere che spesso non hanno accesso alla profilassi post-esposizione. È importante notare che, nonostante la rabbia sia una malattia che risulta inevitabilmente fatale una volta che si manifestano i sintomi, può essere prevenuta al 100% mediante un intervento tempestivo.