Dal Trentino

Giornata dei calzini spaiati.

Torna la giornata dei “CALZINI SPAIATI “ nella quale, indossando calzini spaiati, la diversità ci farà diventare tutti uguali e sarà a sostegno della sensibilizzazione per le diversità.

Qui un elenco di libri che affrontano il tema delle diversità.

CENTO PASSI PER VOLARE.

Lucio ha quattordici anni e da piccolo ha perso la vista. Ricorda ancora i colori e le forme delle cose, ma tutto adesso è avvolto dal buio. Ama la montagna, dove va spesso con Bea, la zia che adora, quella della sciarpa di seta, perché lì i suoi sensi acutissimi gli mostrano un mondo sconosciuto agli altri. In montagna tutto è amplificato, e il vento porta profumi, suoni e versi di animali, cui non facciamo quasi più caso. Lucio se ne inebria, li conosce meglio di quanto conosca se stesso, cammina e si arrampica per i sentieri con più sicurezza di molti ragazzi di città. Ed è proprio tra quei monti, sulle Dolomiti che, durante una passeggiata sul Picco del Diavolo con la sua nuova amica Chiara, la storia di Lucio si intreccia a quella di un aquilotto, Zefiro, rapito da bracconieri senza scrupoli. Tutto sembra perduto, ma la Montagna freme di vita e indizi, e potrebbe rivelare la verità a chi, come Lucio, la sa ascoltare… Un romanzo da sentire con tutti i sensi, un’opportunità unica di intuire quei messaggi della natura che spesso rimangono segreti, e che accende la consapevolezza di quanto sia ricca la diversa normalità di chi non vede con gli occhi. Un’esperienza da vivere spiegando le ali. Età di lettura: da 10 anni.

CLICK

Cesare ha quindici anni e frequenta la seconda liceo con i suoi migliori amici: Mattia, che dopo un brutto incidente in motorino è convinto di essere in contatto con gli alieni, Tobia, figlio di una situazione familiare decisamente critica, e Letizia, la sua cotta segreta. Come quasi tutti i ragazzi della sua età, le sue uniche preoccupazioni sono i brutti voti a scuola, i muscoli che tardano a svilupparsi, il timore di non piacere alle ragazze. Fino al giorno in cui, improvvisamente, l’interruttore del suo cervello si spegne, per poi riaccendersi in un letto di ospedale. È qui che Cesare conosce Tommy, compagno di stanza per una sola notte, ma amico vero: l’esperienza che li accomuna, infatti, permette loro di instaurare fin da subito un rapporto di profonda complicità. La malattia, inizialmente vissuta da Cesare con vergogna e tenuta quindi nascosta ai più, diventa poi, grazie al sostegno dei suoi migliori amici, opportunità di riscatto del ragazzo nei confronti di chi, della sua malattia, fa oggetto di ironia e di derisione.

COME QUANDO LA PISCINA DORME

Fin dalla nascita Luca è un bambino speciale: non cresce come gli altri, non cammina come gli altri, non parla come gli altri. Ci vogliono tre anni perché questa condizione trovi un nome: sindrome dell’X fragile, che causa ritardo mentale e per cui non esiste cura. All’epoca della diagnosi nessuno scommetterebbe sul futuro di Luca, che infatti cresce chiuso in un mondo di cui sembra impossibile trovare l’accesso. Forse ha ragione chi, in quel bambino ipercinetico e a volte aggressivo, vede solo un problema da contenere in aule speciali, lontano dagli altri, i normali. O forse ha ragione Stefania, sua madre, che rifiuta di arrendersi e dichiara battaglia al pregiudizio e alla paura del diverso. E Maria, la vicepreside della scuola superiore a cui Luca approda ormai adolescente, che crede nel potere del confronto con ciò che non ci somiglia. Fatto sta che il miracolo (che poi un miracolo non è) si compie, e l’ex bambino prigioniero di un mondo impenetrabile si trasforma in un ragazzo solare, portatore di una ventata di surreale allegria nella vita di chi lo incontra, beniamino della sua scuola e infine star del web, grazie a un delizioso video rap prodotto dai suoi compagni ma scritto, in un certo senso, da lui stesso. Come quando la piscina dorme racconta in che modo tutto questo sia potuto accadere. Ma è anche e soprattutto una storia di formazione e d’amore, quello che ha sempre circondato Luca e che lui, nel suo modo unico, restituisce ancora più luminoso a chi ha la fortuna di stargli accanto.

DOVE TI PORTA UN BUS

Manolo è appena arrivato in una nuova città. Sua madre vorrebbe che facesse nuove amicizie. Il caso vuole che proprio il primo giorno nella nuova scuola, alla fermata del bus, i due conoscano Lucilla, ragazzina forte, senza peli sulla lingua e dotata di un vero e proprio caratterino. E di una sedia a rotelle, a causa della quale è perennemente stizzita. Insieme, dopo un breve periodo di schermaglie e un piccolo incidente a una gamba che costringe Manolo a sua volta a una breve permanenza su rotelle, decidono di lottare contro le barriere. Architettoniche e umane. Età di lettura: da 7 anni.

ELISA, UNA PRINCIPESSA CON GLI OCCHIALI



Elisa ha cinque anni e un difetto della vista a causa del quale deve indossare sempre gli occhiali. 
Che fatica portare quei “cosi” sul naso e che rabbia quando i compagni la chiamano “quattrocchi”.
Per superare timori e pregiudizi, la bimba inventa una favola la cui protagonista è una bella principessa con gli occhiali.
Una storia vera per promuovere la prevenzione visiva e la diagnosi precoce.

ELMER, L’ELEFANTE VARIOPINTO

L’arcobaleno ha avuto troppa fretta di uscire dopo il temporale, e ora se ne sta in cielo come un’ombra pallida e senza colori. Allora Elmer, elefante variopinto e generoso, decide di regalargli i suoi: diventerà grigio anche lui come gli altri elefanti? Oppure scoprirà che ci sono cose che si possono dare agli altri senza perderle? Età di lettura: da 5 anni.

GIò DUEPIEDI

Giò è un ragazzino dai piedi esageratamente lunghi e per questo motivo viene sempre preso in giro dai suoi compagni. Ad un certo punto decide di ribellarsi e abbandona i banchi di scuola. In un susseguirsi di divertenti trovate ed equivoci, litigi e rappacificazione, travestimenti e burle, tutto il paese vene coinvolto e indotto ad avere un atteggiamento più comprensivo verso il disagio di Giò. Un racconto fantastico, che invita a un’apertura maggiore verso ogni problema di diversità o emarginazione.

IL BAMBINO CHE MANGIAVA LE STELLE

COCHKA

Lucie ha dodici anni e si è appena trasferita a Parigi con i genitori. Nell’appartamento sopra il suo abitano Marie e suo figlio Matthieu, un bambino autistico di quattro anni. Lucie è affascinata dal piccolo: le pare un po’ un extraterrestre che percepisce la realtà molto più intensamente degli altri, e che quando è sopraffatto dall’emozione si mette a ruotare su se stesso, come un pianeta solitario. E la sua tata russa, silenziosa come lui, è simile a una matrioska, tanti sono gli strati da attraversare prima di arrivare a conoscerla davvero. Sarà proprio grazie all’incontro con un mondo così particolare e diverso dal suo che Lucie troverà la sua personale strada verso l’età adulta. Età di lettura: da 11 anni.

IL BAMBINO CON GLI OCCHI CHIUSI

Un racconto lungo, un romanzo breve. Un viaggio alla riscoperta del valore dell’esistenza attraverso le sensazioni di chi guarda il mondo per la prima volta e di chi lo riconosce dovendo soffermarsi a descriverlo. Un cammino, segnato da odori e suoni, lungo il quale la paura viene vinta da due mani che si stringono. Un bambino non vedente protagonista di una storia fatta di silenzi e attimi condivisi con Giuseppe, un ragazzo come tanti, distratto da una realtà illusoria e frenetica, che, grazie alla lentezza della riflessione, restituisce significato all’insignificante.

IL BAMBINO CON GLI OCCHI CHIUSI,VOL 2

Il fil rouge del secondo racconto de “Il bambino con gli occhi chiusi” è l’amore in tutte le sue forme. Anche in questa occasione i due protagonisti, attraverso il cammino della riscoperta, toccheranno le corde dell’anima, soffermandosi sugli aspetti essenziali dell’umano vivere. Sconfiggeranno l’ombra della paura grazie alla sua condivisione e troveranno conforto, l’un l’altro, da una realtà a tratti ostile. Giuseppe aprirà, ancora una volta, il proprio cuore al bambino con gli occhi chiusi che, grazie alla propria sensibilità e curiosità, si rivelerà ascoltatore vigile e amico fidato. Una storia semplice sulle emozioni che mostra come la felicità sia una strada percorribile, se le cose che facciamo sono quelle che sentiamo.

IL MIO AMICO A TESTA IN GIU

Amanda odia stare al centro dell’attenzione. A tredici anni, quello che la fa sentire davvero sicura è passare inosservata tra i suoi compagni di scuola e studiare. Quando però la professoressa di lettere la sceglie per affiancare Lars, il nuovo arrivato, Amanda capisce che niente sarà più come prima. Perché Lars non è come gli altri, soffre della sindrome di Down, e nessuno vuole essere amico di uno così. Se Amanda dovrà passare l’intero anno insieme a lui, già si immagina le scene imbarazzanti in cortile e le battute sgradevoli dei fighi della scuola. Di Adam, ad esempio. Per cui ha una cotta colossale. Eppure… la vicinanza con Lars si rivela diversa da ogni previsione. Con lui Amanda riesce per la prima volta a essere davvero se stessa, con lui scambia occhiate d’intesa, guarda il mondo a testa in giù e inventa formule magiche, senza paura di essere giudicata… Almeno fino al giorno in cui scopre che tutti a scuola ridono di Lars. Lei farebbe qualunque cosa per difenderlo. Ma se questo significasse uscire dall’anonimato, mostrarsi in prima linea e rischiare addirittura di perdere per sempre Adam? Per Amanda è arrivato il momento di scegliere, e trovare il coraggio di essere se stessa. Età di lettura: da 9 anni.

IL PAVEE E LA RAGAZZA

Quando la famiglia di Jim, nomadi irlandesi di etnia pavee, si accampa a Dundray, la città è un posto ostile. Bullismo, insulti, e una nuova scuola da esplorare senza saper leggere una parola. Poi Jim incontra Kit, che lo accoglie sotto la propria ala e gli insegna a sopravvivere. Ma il pregiudizio quotidiano e un’irrazionale violenza minacciano di sradicare interamente le loro vite. Età di lettura: da 9 anni.

IL PEZZETINO IN PIù

Manuelita e Lucía, detta Fufi, nove e sei anni, sono sorelle: Manuelita è la maggiore ed è “diversa”, ha gli occhi a mandorla e le orecchie piccole come ciliegie, e per certe cose sembra più giovane della sorella. Lo hanno detto i medici alla sua nascita, ha 47 cromosomi invece di 46, come un orologio con un pezzo in più. Tra le due sorelle c’è amore e complicità, giocano insieme e si divertono un sacco. Ogni tanto, però, Fufi è stanca di dover fare la sorella maggiore pur essendo la più piccola, di dover sempre spiegare a chi glielo chiede come mai sua sorella è diversa. Ma, soprattutto, è stanca di dover affrontare gli scherzi e le prese in giro dei “bambini corvo”, che sotto l’apparenza di bambini normali nascondono penne nere, becco appuntito e artigli, che spuntano per infastidire gli altri. In fondo, Fufi ha paura che, per colpa della diversità della sorella, gli altri bambini escludano anche lei. E poi, a volte, è anche un po’ gelosa del rapporto speciale che Manuelita ha con l’adorato nonno, quasi più strampalato di lei. Età di lettura: da 9 anni.

IL SOLE FRA LE DITA

Dario ha sedici anni. È un tipo difficile da trattare, ne sanno qualcosa i suoi insegnanti. Vive con la madre con la quale comunica poco o nulla. Il padre non c’è più, ha abbandonato la famiglia quando Dario era solo un bambino portando via con sé gli ultimi ricordi felici e il suo rassicurante abbraccio. Da allora Dario vive allo sbando. A scuola, dopo l’ennesimo scontro, il preside decide di assegnarlo per punizione a un servizio di assistenza “volontario” a uno studente disabile. E così Dario conosce Andrea, detto Andy, immobilizzato su una sedia a rotelle e incapace di comunicare. Dario e Andy. Non potrebbero essere più diversi, ma una straordinaria avventura “on the road” ribalterà tutti gli schemi. Età di lettura: da 12 anni.

LA BAMBINA CHE ANDAVA A PILE

Monic ha due voci: la sua bocca e le sue mani, ma non sa decidersi su quale sia la più forte. Monic si sente come se tutta la sua giornata fosse una lunga ora di lingua straniera e non sa se sia lei ad essere diversa, o se lo siano gli altri. Per il freddo linguaggio legislativo lei è una disabile, una minorata sensoriale, ma per i suoi amici è semplicemente Monic. Un albo illustrato delicato e coraggioso che racconta cosa significa crescere e ricercare la propria identità dal punto di vista di una bambina non udente. Età di lettura: da 5 anni.

LE PAROLE CHE NON RIESCO A DIRE

Andrea Antonello, il ragazzo autistico protagonista di “Se ti abbraccio non aver paura”, racconta ai bambini e ai loro genitori e insegnanti che cosa significa vedere il mondo al contrario, essere “speciali difficili divertenti”, essere “opera diversa”. I pensieri di Andrea sulle emozioni e sul rapporto con gli altri prendono forma di poesie al tempo stesso semplici e profonde, rivelando una consapevolezza e una sensibilità fuori dal comune. Le parole di Andrea sono accompagnate da illustrazioni delicate e commentate da testi che consigliano come affrontare i comportamenti di un ragazzo autistico come lui. Età di lettura: da 6 anni.

LE VERE PRINCIPESSE CORAGGIOSE

Può darsi che in più di un’occasione abbiate visto una principessa. Può darsi che non vi siate accorti che lo fosse perché, in quel momento, non indossava la corona. Età di lettura: da 6 anni.

LO STRANO CASO DEL CANE UCCISO A MEZZANOTTE

Christopher Boone ha quindici anni e soffre della sindrome di Asperger, una forma di autismo. Il suo rapporto con il mondo è problematico: odia essere toccato, detesta il giallo e il marrone, si arrabbia se i mobili di casa vengono spostati, non riesce a interpretare l’espressione del viso delle persone, non sorride mai… In compenso, adora la matematica, l’astronomia e i romanzi gialli, ed è intenzionato a scriverne uno. Si, perché da quando ha scoperto il cadavere di Wellington, il cane della vicina, non riesce a darsi pace. E gettandosi nel “caso” con la stessa passione del suo eroe Sherlock Holmes, finisce per portare alla luce un mistero più profondo, che gli cambierà la vita e lo costringerà ad addentrarsi nel mondo caotico e rumoroso degli altri. Con una nuova prefazione dell’autore.

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