Dal Trentino

La leggenda dei giorni più freddi dell’anno: una storia di merli, neve e un pizzico di magia

Avete mai sentito parlare dei “tre giorni della merla”? Sono gli ultimi tre giorni di gennaio, quelli che, secondo la tradizione, sono i più freddi dell’anno. Ma perché si chiamano così?

La risposta si nasconde in una leggenda antica, ambientata in una Milano di tanto tempo fa, quando l’inverno era davvero rigido e la neve imbiancava ogni cosa.

In quel periodo, anche i merli avevano le piume bianche come la neve e soffrivano il freddo. Una famiglia di merli, in particolare, abitava in un nido sotto la gronda di un palazzo, ma il cibo scarseggiava e la neve rendeva difficile trovarlo.

Un giorno, il papà merlo prese una decisione coraggiosa: spostare il nido sul tetto, vicino a un camino, per proteggere la famiglia dal freddo, mentre lui andava in cerca di cibo.

La mamma merla, però, non si arrese e, dopo qualche giorno, uscì a cercare cibo, trovando un bambino generoso che le offrì semi e pane.

Al ritorno del papà merlo, però, accadde qualcosa di sorprendente: la merla era diventata nera come il fumo del camino! E con lei, anche i suoi piccoli.

Da quel giorno, tutti i merli nacquero con le piume nere, mentre gli ultimi tre giorni di gennaio rimasero per sempre legati al ricordo di questa storia, diventando “i tre giorni della merla”.

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